L’Home Staging è una tecnica che ci permette di dare un aspetto più attraente alla nostra casa, allo scopo di attirare più acquirenti o inquilini interessati ad abitarla. In breve, un buon home staging aumenta il valore dell’immobile, dandoci un grande vantaggio in fase di trattativa.
Tutto questo, con un progetto di ristrutturazione che di solito dura circa due settimane. Ma cosa possiamo fare per migliorare l’estetica della nostra casa, nello specifico? Prima di andare al negozio di mobili più vicino, è una buona idea avere un piano d’azione.
Cos’è l’home staging?
Home staging significa letteralmente “messa in scena di una casa”. Questo termine è usato per designare un insieme di tecniche di marketing immobiliare che mira a vendere una casa, un ufficio o un locale commerciale, al miglior prezzo possibile (per i proprietari) e nei tempi più rapidi.
In campo immobiliare la prima impressione conta, per questo motivo l’home staging mira a sedurre e persuadere l’acquirente, con lo scopo di accelerare il processo di vendita o locazione. Ciò si ottiene migliorando l’estetica degli ambienti.
Tuttavia, non basta un’immagine positiva qualsiasi, ma si cerca di creare uno stile che lasci molto spazio alla fantasia dei clienti. In questo modo, possono cogliere le potenzialità dell’immobile ed immaginare di vivere quegli spazi. Quando l’arredamento, la disposizione dei mobili e l’ambiente in generale sono in sintonia con le preferenze del cliente target, il processo di acquisto-vendita si chiude in minor tempo.
Questa disciplina è emersa più di cinque decenni fa negli Stati Uniti, ad opera di un’agente immobiliare americana di nome Barb Schwarz. Presto si è diffusa in paesi come l’Australia e il Canada. In Europa ha iniziato ad essere utilizzato nel Regno Unito a partire dagli anni ’90 e successivamente in Francia, Belgio, Germania e nei paesi nordici. In Italia, le prime agenzie e professionisti specializzati nell’home staging sono apparsi nei primi anni 2000.
Va chiarito che l’home staging non è sinonimo di decorazione. Sebbene anche questa disciplina prenda molti spunti dall’home decor, le tecniche utilizzate vanno molto oltre e hanno a che fare con le tipiche strategie di marketing. Quando decoriamo la nostra casa, non lo facciamo con l’intenzione di venderla a un determinato tipo di persona, ma per farcela piacere. Questo è lo spirito giusto per ottenere risultati soddisfacenti con l’home staging.
Quali case possono beneficiare dell’home staging?
Qualsiasi tipo di immobile destinato a essere messo in vendita o in affitto può trarre grandi benefici dalle tecniche di home staging: case singole, appartamenti, uffici, locali commerciali, ecc..
Dopo un intervento di home staging, possiamo scattare foto di questi immobili per caricarli su portali internet, per promuoverli nelle agenzie immobiliari, per realizzare campagne pubblicitarie o anche per esporli su riviste di settore.
Inoltre, una buona impostazione di tutti gli elementi decorativi è importante quando i potenziali clienti visitano la proprietà. Uno spazio vuoto può dire molto a una persona dotata di fantasia e creatività, ma può anche sembrare molto freddo e senz’anima, due caratteristiche che di solito non si cercano in una casa.
Home staging: vantaggi
L’Home Staging è una tecnica per dare un aspetto migliore al nostro immobile, allo scopo per attirare un maggior numero di clienti interessati, attraverso foto in annunci e visite in presenza.
Con questa tecnica possiamo anche aumentare il valore del nostro immobile, dandoci un grande vantaggio in fase di trattativa per il prezzo. Infatti, nella maggior parte dei casi la proprietà viene rivalutata dopo le riparazioni e l’introduzione di mobili e complementi adeguati.
Rendere una proprietà più attraente fa sì che i potenziali clienti si precipitino a contattare il venditore e non pretendano riduzioni troppo importanti sul prezzo finale.
Con l’home staging la proprietà viene venduta o affittata molto più velocemente. Pertanto si riducono i tempi dedicati al processo di acquisto-vendita e anche le spese (manutenzione, promozione, ecc.) che i proprietari devono sostenere risultano minori.
Dove iniziare?
Prima di pianificare il restyling del nostro immobile in vendita o in locazione, è bene raccogliere idee e lasciarsi ispirare. Per fare ciò, la prima cosa che possiamo fare è documentarci attraverso varie fonti:
- Riviste di interior design, online o in cartaceo, per comprendere le ultime tendenze nella decorazione. Va notato che stiamo cercando di aiutare il potenziale acquirente a immaginare di vivere nel nostro appartamento. Quindi, dobbiamo mettere da parte i nostri gusti personali e spostarci verso uno sguardo più generalizzato.
- Dai un’occhiata ai profili di arredamento per la casa su Instagram e Pinterest. Essendo per lo più social network visivi, possono rappresentare una buona fonte di informazioni. Per aiutarci nella nostra ricerca, possiamo utilizzare hashtag come #homestaging e #homedecor.
- Trova home stager e interior designer per avere consigli. Volendo, possiamo anche richiedere loro una consulenza per guidarci sulle potenzialità che presenta la nostra casa. Alcune di queste consulenze sono gratuite, mentre altri studi hanno tariffe che si aggirano sui 150 euro circa.
- Possiamo anche contattare agenzie immobiliari, poiché alcune offrono servizi di home staging.
Fai-da-te o è meglio rivolgersi ad un professionista
Uno dei vantaggi dell’Home Staging è che spesso non è necessario spendere grandi cifre per migliorare e aggiungere valore estetico al nostro appartamento. Vediamo dunque, quali sono i prezzi di mercato per questo tipo di interventi.
- Un servizio completo di home stager ha prezzi che variano tra i 1.000 e i 3.000 euro.
- Un’agenzia immobiliare che si occupa della vendita o della locazione del nostro immobile, potrebbe includere l’home staging nelle tariffe del servizio offerto, oppure potrebbe offrirlo separatamente.
- Se decidiamo di farlo da soli, i costi dipenderanno dai mobili che compriamo e dagli allestimenti che decidiamo di fare. Tuttavia, c’è da considerare che per i lavori professionali (impianti, pavimenti e rivestimenti, ecc.) è necessario comunque rivolgersi ad un’impresa.
Se non abbiamo le idee chiare su cosa vogliamo fare o come, può essere molto utile lavorare con un home stager o un interior designer. L’esperto può farci un piano di ristrutturazione, aiutarci nella scelta dei colori, dei mobili e delle decorazioni, oltre ad occuparsi personalmente del progetto.
Home staging fai-da-te
Facendo l’home staging da soli risparmiamo di sicuro sulle spese relative alla vendita o alla locazione della casa. Vediamo dunque, come possiamo agire per rendere la nostra casa più attraente agli occhi dei potenziali acquirenti o locatari.
L’home staging di solito è composto dalle seguenti fasi:
- Organizzare lo spazio e pulire la casa in profondità.
- Rimuovere i mobili e gli oggetti personali in eccesso per dare un aspetto più impersonale e minimalista. Ad esempio, rimuovi le foto della famiglia che ci vive, in modo che i potenziali clienti possano immaginare che questa sia la loro casa.
- Alleggerire le aree da ciò che non è necessario, per dare una sensazione di maggior spazio e comfort. Organizzare lo spazio in modo che gli ambienti siano facilmente fruibili e ariosi.
- Riparare eventuali danni. Stuccare, sostituire piastrelle e rubinetteria, ecc..
- Tinteggiare con colori neutri, come bianco, beige o grigio chiaro.
- Esaltare la luminosità con l’aiuto di specchi, lampade e tende in lino o materiali leggeri e chiari.
- Decorare e armonizzare il tutto per far apparire uno stile neutro, ma che denoti cura nella progettazione.
Tuttavia, ogni caso è diverso e non tutte le proprietà devono eseguire tutte queste azioni. Ad esempio, in un appartamento appena ristrutturato o di nuova costruzione, non sarà necessario effettuare riparazioni.
Prima di dedicarsi alla decorazione o alla riorganizzazione invece, è opportuno fare ricerche di mercato, definire potenziali clienti e stabilire una strategia sulla base delle informazioni ottenute.
Diventare Home Stager
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